La recente revisione degli articoli 9 e 41 della Costituzione consolida il principio che la tutela della Natura è fondamentale per tutti nell’interesse delle generazioni future.
Quindi il principio della tutela dell’ambiente diventa “valore costituzionale”, e conseguentemente “principio fondamentale” per tutti gli Italiani e per la Pubblica Amministrazione.
Il CAI, proprio per questo motivo, coerente con l’articolo 1 del proprio Statuto, organizza il Congresso di Roma.
In questi ultimi anni al concetto di “ambiente” sono stati associati significati molteplici.
Con questo Congresso si vuole portare l’attenzione sul “Capitale Naturale” costituito dall’intero insieme dei beni naturali (comunità vegetali, animali e componenti non viventi: aria, acqua e suolo), i quali forniscono benefici e servizi, diretti e indiretti, per l’Uomo e che sono necessari – se non indispensabili – per la sopravvivenza dell’ambiente che li genera.
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Il riscaldamento globale che determina i cambiamenti climatici, oggi così evidenti, impatta fortemente anche sulla Montagna, alpina e appenninica.
Questi impatti compromettono in maniera sempre maggiore gli ecosistemi e di conseguenza compromettono quei servizi diretti ed indiretti (Servizi Ecosistemici) che da questi ecosistemi vengono generati.
Il buono stato di conservazione della biodiversità e degli ecosistemi dei Territori Montani è il perno sul quale ancorare la sensibilità e la consapevolezza di tutti i Cittadini, siano essi residenti nelle pianure e nelle città, siano essi abitanti dei Territori Montani.
COME SOCIO CAI E COME CITTADINO TI SENTI CONSAPEVOLE DI QUESTA SITUAZIONE E QUINDI SEI DISPOSTO AD IMPEGNARTI PER CONTRIBUIRE A MITIGARE I DANNI E A RIPRISTINARE GLI ECOSISTEMI COMPROMESSI, IN PARTICOLARE QUELLI DELLA MONTAGNA?
L’Assemblea delle Nazioni Unite dedica il decennio 2021-2030 al ripristino degli ecosistemi con lo scopo principale di arrestarne il degrado e anche l’Europa si sta muovendo in questa direzione.
Il CAI, che ha nella difesa dell’ambiente naturale montano uno dei principi statutari, può giocare il suo ruolo in maniera convinta e diffusa sul territorio.
IL CAPITALE NATURALE, A TUO PARERE, ANDRÀ TUTELATO ATTUANDO I PRINCIPI DELLA NOSTRA COSTITUZIONE, RISPETTANDO LE LEGGI, IN MANIERA CONSAPEVOLE E TESA ALL’EQUILIBRIO DEI TRE PRINCIPI DELLA SOSTENIBILITA?
È utile ricordare che la “sostenibilità” è entrata nel linguaggio attuale come presupposto per la tutela ambientale, ma fonda la sua efficacia sulla contemporanea presenza di due altri pilastri: quello sociale e quello economico.
La sostenibilità, quindi, non può che essere al contempo sociale, economica e ambientale.
Evidentemente che dobbiamo ripristinare gli ecosistemi compromessi. Ma il concetto di “capitale naturale” è contrario alla conservazione e il ripristino della natura perché la mercifica. Credo che questo termine debba essere respinto, come hanno fatto gli autori della modifica costituzionale. Credo che il CAI debba attenersi al concetto di “limiti planetari” che non devono essere oltrepassati per permettere la sopravvivenza della specie umana sulla Terra (https://www.thegoodintown.it/i-nove-limiti-planetari-secondo-johan-rockstrom/). Il concetto di “capitale naturale”, che implica un reddito su questo capitale, non ci porta altro che ad una “crescita esponenziale su un pianeta finito” e quindi al collasso. - Sezione: Firenze