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I boschi e le foreste, soprattutto in montagna, svolgono funzioni importanti: dalla sicurezza dei pendii, all’assorbimento dell’anidride carbonica, per non parlare della ricca biodiversità di cui sono dotati.
SECONDO TE, QUAL’E’ LA FUNZIONE PIU’ IMPORTANTE CHE HANNO GLI ALBERI IN MONTAGNA?

In presenza di fenomeni atmosferici violenti la vegetazione subisce forti impatti. Con la tempesta Vaia abbiamo cominciato a conoscere la fragilità delle nostre foreste e dei nostri boschi. E i recenti violenti fenomeni atmosferici continuano a danneggiare gravemente la vegetazione.
QUALI RITIENI SIANO LE CAUSE DELL’AUMENTO DI QUESTI FENOMENI ESTREMI?

La gestione sostenibile delle foreste, oltre che essere un volano per l’economia territoriale, tutela il valore ecosistemico della vegetazione, la cui principale funzione di regolazione è il contenimento del ciclo del carbonio (assorbimento di anidride carbonica, una delle maggiori cause del riscaldamento globale).
PENSI CHE AUMENTARE LA PRODUZIONE DI LEGNAME CONTRIBUISCA AL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DEL BOSCO?

Il paesaggio forestale è anche un grande stimolo per il turismo, ma è anche il luogo in cui vivono molte specie di volatili e di animali.

LA FREQUENTAZIONE DEI BOSCHI E DELLE FORESTE DEVE AVERE DELLE REGOLE?

6 Commenti

  • Antonio ha detto:

    La posizione su questo argomento è legata anche all’idea di foresta che, in Italia, un individuo si forma nella propria mente. Infatti, essa è anche condizionata dall’esperienza personale, cioè dalla frequentazione, più o meno assidua, di questo ecosistema. Un siciliano, un abruzzese, un toscano e un veneto possono avere presenti quattro “modelli” di bosco e generalizzarli. Non è un caso che le regioni in cui è più acceso il confronto sulla gestione dei boschi sono quelle dell’appennino settentrionale (per l’estensione del bosco governato a ceduo che vorrebbe essere ridimensionato a favore della fustaia) e quelle delle alpi orientali (per l’estensione delle abetaie mono/pauci specifiche che vorrebbero essere rinaturalizzate). - Sezione: Pescara

  • Daniel Ruiz ha detto:

    Totalmente d’accordo con Luca Serra. I boschi non possono trasformarsi in piantagioni di alberi per fabbricare pellets. - Sezione: Firenze

  • Gaetano Iannarelli ha detto:

    La presenza di foreste è un ingranaggio fondamentale per il meccanismo dell’ecosistema Terra. Elencare i benefici è superfluo. Le foreste vanno lasciate libere di crescere e preservate laddove sono vergini o qualcosa di simile. Attività di “gestione” a me sembrano solo meccanismi per creare introiti. La sorveglianza per evitare comportamenti nocivi dovrebbe essere l’unica necessità. - Sezione: Lagonegro

  • Monica Peli ha detto:

    Un’ analisi molto lucida, ben argomentata sullo stato della vegetazione. Il quadro è non solo frutto di ricerche teoriche ma anche di osservazione empirica da parte di chi la montagna la vive quotidianamente. - Sezione: Prato

  • Luca Serra ha detto:

    Buongiorno, sono Luca e rispondo alle domande sopra accennate.

    (SECONDO TE, QUAL’E’ LA FUNZIONE PIU’ IMPORTANTE CHE HANNO GLI ALBERI IN MONTAGNA?)

    Le foreste, hanno la grande capacita di trattenere ingenti quantità di acqua nel terreno, grandi estensioni di boschi, favoriscano la captazione di acqua da fenomeni atmosferici derivanti da pioggia, neve ma anche dalla nebbia. Ne favoriscano la penetrazione con la lettiera di foglie nel sottobosco, le precipitazioni quindi scendono in profondità infiltrandosi e sciogliendo le sostanze chimiche, reintroducendola in ambiente attraverso l’ evapotraspirazione.
    Una significativa copertura forestale, per questi motivi, contribuisce allora in maniera esponenziale alla riduzione di velocità delle acque di scorrimento sul suolo , rallentando il flusso e aumentando il tempo di corrivazione. Pensando alla montagna e al dissesto idrogeologico, vedo per questo un fattore molto importante da prendere in considerazione, sono per questo motivo contrario alla creazione di nuovi bacini idrici (dighe) ma più copertura boschiva.

    (QUALI RITIENI SIANO LE CAUSE DELL’AUMENTO DI QUESTI FENOMENI ESTREMI?)

    Il cambiamento climatico è alla base di questi sconvolgimenti estremi, siamo di fronte a qualcosa di inarrestabile. Concausato da un’ esasperato consumo di suolo, per costruzione di immobili strade piste da sci ecc.. Riscaldamento dei mari crea scompensi nella formazione di perturbazioni apportando forti precipitazioni che si abbattono su un territorio danneggiato e violentato dalla presenza antropica, taglio eccessivo del bosco e introduzione di specie non autoctone o poco resistenti alla zona montana, sono tra le cause di alluvioni, più la scarificazione del terreno crea slavature che si riversano nei corsi dei torrenti, provocando i danni che conosciamo.

    (PENSI CHE AUMENTARE LA PRODUZIONE DI LEGNAME CONTRIBUISCA AL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DEL BOSCO?)

    No assolutamente no, la produzione di legname non può essere definita “rinnovabile” , e non migliora assolutamente la qualità del bosco.
    La grande proprietà delle foreste è quella di assorbire le quantità di CO2, sappiamo però che tale virtù è legata al fatto che piante vetuste ovvero superiori agli ottanta anni o anche molto di più, sono in grado di assorbire quantità apprezzabili rispetto a boschi giovani, che vengono regolarmente tagliati e mantenuti a bosco ceduo, pertanto bruciare legno che impiega cento anni per crescere significherebbe vedere scomparire le foreste nell’ arco di 25 anni! E’ bene quindi abbandonare l’ idea di avere grandi centrali a biomasse. Salvaguardare le foreste per avere risorse idriche e assorbimento di CO2.

    (LA FREQUENTAZIONE DEI BOSCHI E DELLE FORESTE DEVE AVERE DELLE REGOLE?)

    Certamente ci devono essere delle regole, che noi come soci CAI abbiamo il dovere di trasmettere, indipendentemente dal nostro ruolo nel sodalizio, che si tratti di essere accompagnatori, capo gita, operatori TAM o semplici soci. Le foreste hanno il senso di interconnetterci tra di noi attraverso di loro torniamo a casa dove siamo nati, il sistema naturale diviso nei regni vegetale animale e minerale sono legati tra loro da un delicato equilibrio che spesso rompiamo con il nostro semplice passaggio, in natura niente è a caso, e ogni essere vivente crea una catena indispensabile per la vita del pianeta, danneggiare un solo anello, fa male a tutto il sistema. Quando camminiamo in montagna o nei boschi ci rendiamo conto di cosa abbiamo intorno? Il nostro compito è senz’altro quello di essere educatori e condurre alla conoscenza per una buona consapevolezza, che ognuno di noi può e deve fare molto di più. - Sezione: Prato

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