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Il concetto di Citizen Science, cioè “la raccolta e l’analisi di dati relativi al mondo naturale da parte di un pubblico, che prende parte a un progetto di collaborazione con scienziati professionisti (definizione tratta dal dizionario Oxford English)” è riconosciuto a livello accademico internazionale ed oggi è uno strumento ampiamente utilizzato dalla comunità scientifica per raccogliere dati.

L’acquisizione della consapevolezza della centralità della conservazione degli ecosistemi può essere conseguita facendo partecipi i cittadini dell’importanza della biodiversità e dei processi ecologici.

SEI D’ACCORDO DI PARTECIPARE – TU E I SOCI DELLA TUA SEZIONE – AD ATTIVITA’ DI OSSERVAZIONE E DI RICERCA DURANTE LA FREQUENTAZIONE DELLA MONTAGNA?

I cittadini – e naturalmente tutti i soci del CAI – con questa attività possono diventare parte integrante del processo scientifico finalizzato alla conservazione della biodiversità. Il CAI può diventare un attore strategico nell’ambito dei progetti di Citizen science ed essere un protagonista privilegiato per la raccolta di segnalazioni, soprattutto in ambiente montano e nelle aree protette. Con questa attività è possibile migliorare la consapevolezza e la conoscenza della biodiversità e delle trasformazioni territoriali e contribuire alla diffusione delle conoscenze scientifiche.

SEI A CONOSCENZA DI ATTIVITA’ – REALIZZATE O IN CORSO – CHE INCENTIVANO LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI PER ACQUISIRE CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO TERRITORIO?

La proposta di Citizen science si inquadra come strumento di coinvolgimento, conoscenza, divulgazione e raccolta-dati in montagna, in un’epoca di rapidi cambiamenti globali e determina una nuova opportunità d’impegno e consapevolezza per i Soci e Titolati del Club Alpino Italiano.

RITIENI CHE QUESTO RUOLO DEBBA ESSERE RISERVATO AI SOCI TITOLATI O DEBBA ESSERE PROPOSTO A TUTTI I SOCI E DIVENTARE UN MOMENTO ABITUALE NELLE ATTIVITA’ CHE IL CAI ORGANIZZA SUL TERRITORIO?

 

12 Commenti

  • Antonino ha detto:

    Ovviamente sono d’accordo con il progetto Citizen Science. Credo debba essere rivolto a tutti i soci CAI, coinvolgendoli con un sistema semplice ma efficace di segnalazioni, affinche il contributo del socio, nel tempo che trascorre in montagna, non sia incombente.
    Nella mia regione, la Sicilia, so di persone, anche non soci, che segnalano per esempio la presenza di trappole illegali per la cattura animali selvatici oppure, i più esperti, la presenza di arbusti e sterpaglie che possono costruire il principio di incendi, un fenomeno ahinoi che anno dopo anno sta distruggendo tutti i nostri boschi. - Sezione: Palermo

  • Roberto ha detto:

    La mia sottosezione ha avuto il piacere di ospitare una serata culturale con relatore il presidente dell’A.S.O.I.M. (Associazione Studi Ornitologici Italia Meriodionale). La serata fu dedicata proprio alla “Citizen Science” e di come essa sia di sostanziale aiuto nel mappare e catalogare gli uccelli nidificanti in Campania. In sostanza si chiede in un periodo dell’anno, a pressochè tutti (ovvero ai “citizens”), di segnalare la presenza di un uccello in un determinata zona della Campania, specificando luogo, data e orario. Per la segnalazione basta un cellulare per registrare un verso/canto (o, se si è bravi, scattare una foto!) da mandare via e-mail o tramite Whatsapp se ci conosce un membro dell’associazione stessa. I risultati annuali, grazie all’aiuto concreto di tutti, sono risultati rilevanti.

    Questo è un esempio concreto di come delle piccole azioni possano veramente dare un contributo notevole alla conoscenza scientifica di una materia che risulta complessa e difficilmente tracciabile nelle sue estensioni dai soli esperti. Estendere questa logica alle altre scienze e campi di studi non può che portare a piacevoli sorprese e risultati. Penso, ad esempio (è molto probabile che venga già fatto), un contributo dai “citizens” nella mappatura di determinate patologie vegetali nei sentieri che battiamo sempre, come ad esempio l’oidio. Spesso, tramite i sintomi, è facile riconoscere una pianta malata e scattare una foto (ne scattiamo già tantissime!) in più non costa nulla.

    Un’ultima nota tecnica: la “citizen science” la si promuove centralizzando l’importanza del singolo e soprattutto rendendo semplice l’invio del piccolo contributo. Ritornando agli esempi di prima, una foto tramite Whatsapp con luogo e data o mandare la foto tramite sito Web con “drag and drop” può essere una soluzione per rendere ancora più semplice il contributo.

    Il CAI, data la sua ampiezza e la sua capillarità territoriale, deve incentivare al massimo e addirittura intensificare accordi con le altre associazioni no-profit e governative che si occupano di ambiente e tutela ambientale.

    Ovviamente sono d’accordo con le domande poste. Ciao! 🙂

  • DANIELE ha detto:

    Ritengo che la citizen science, sia un’ottima opportunità per conoscere e di conseguenza avvicinarsi e rispettare maggiormente l’ambiente di conseguenza quindi amarlo e rispettarlo di più. Parallelamente si contribuisce alla ricerca e alla conoscenza stessa che viene svilluppata quasi contemporaneamente assieme agli scienziati il che responsabilizza maggiormente chi ne prende parte. DECISAMENTE D’ACCORDO A PARTECIPARE.
    Attività simili, raccolta dati e campioni, sono condotte presso l’Area Marina protetta di Miramare con la quale ho il piacere di lavorare da due anni.
    RITENGO CHE IL RUOLO DEBBA ESSERE PORTATO AVANTI (ANCHE IN TERMINI DI PROTOCOLLO D’AZIONE E MODALITA DI SVOLGIMENTO) DA TITOLATI MA CHE SIANO ALTRESI IMPORTANTI EVENTI E GIORNATE APERTE A TUTTI I SOCI - Sezione: SAG SOCIETA ALPINA DELLE GIULIE, CAI DI TRIESTE

  • gabriele zampieri ha detto:

    Segnalo quanto sotto
    https://pikaia.eu/alla-scoperta-della-citizen-science/
    Potrebbe essere una attività da promuovere nelle sezioni e in particolare per i titolati CAI. - Sezione: Dolo

  • Laura ha detto:

    Sono MOLTO d’accordo sulla partecipazione alle attività di osservazione e ricerca da parte di tutti coloro che frequentano la montagna. Il fatto di poter essere coinvolti, secondo me, ci potrebbe far diventare più responsabili e curiosi di conoscere meglio ciò che ci circonda e ritengo importante che diventi un momento abituale non solamente nelle attività CAI. - Sezione: CAI Sezione Valtellinese di Sondrio

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