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Il concetto di Citizen Science, cioè “la raccolta e l’analisi di dati relativi al mondo naturale da parte di un pubblico, che prende parte a un progetto di collaborazione con scienziati professionisti (definizione tratta dal dizionario Oxford English)” è riconosciuto a livello accademico internazionale ed oggi è uno strumento ampiamente utilizzato dalla comunità scientifica per raccogliere dati.

L’acquisizione della consapevolezza della centralità della conservazione degli ecosistemi può essere conseguita facendo partecipi i cittadini dell’importanza della biodiversità e dei processi ecologici.

SEI D’ACCORDO DI PARTECIPARE – TU E I SOCI DELLA TUA SEZIONE – AD ATTIVITA’ DI OSSERVAZIONE E DI RICERCA DURANTE LA FREQUENTAZIONE DELLA MONTAGNA?

I cittadini – e naturalmente tutti i soci del CAI – con questa attività possono diventare parte integrante del processo scientifico finalizzato alla conservazione della biodiversità. Il CAI può diventare un attore strategico nell’ambito dei progetti di Citizen science ed essere un protagonista privilegiato per la raccolta di segnalazioni, soprattutto in ambiente montano e nelle aree protette. Con questa attività è possibile migliorare la consapevolezza e la conoscenza della biodiversità e delle trasformazioni territoriali e contribuire alla diffusione delle conoscenze scientifiche.

SEI A CONOSCENZA DI ATTIVITA’ – REALIZZATE O IN CORSO – CHE INCENTIVANO LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI PER ACQUISIRE CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO TERRITORIO?

La proposta di Citizen science si inquadra come strumento di coinvolgimento, conoscenza, divulgazione e raccolta-dati in montagna, in un’epoca di rapidi cambiamenti globali e determina una nuova opportunità d’impegno e consapevolezza per i Soci e Titolati del Club Alpino Italiano.

RITIENI CHE QUESTO RUOLO DEBBA ESSERE RISERVATO AI SOCI TITOLATI O DEBBA ESSERE PROPOSTO A TUTTI I SOCI E DIVENTARE UN MOMENTO ABITUALE NELLE ATTIVITA’ CHE IL CAI ORGANIZZA SUL TERRITORIO?

 

12 Commenti

  • luigi Iozzoli ha detto:

    mi sorprende abbastanza vedere queste domande: il Comitato Scientifico Centrale attraverso il Gruppo di lavoro Terre Alte da anni bandisce dei concorsi d’idee per la realizzazione di ricerche sul territorio in modalità citizen science. Sono state realizzate decine e decine di ricerche da soci titolati e non titolati. Le ricerche hanno avuto come esito articoli sul bollettino CSC, pubblicazioni (libri) e la realizzazione di documentari e persino pieces teatrali. Forse prima di avanzare “innovative e strabilianti proposte” sarebbe utile conoscere quel che già si fa.
    Certamente è una modalità vantaggiosa di fare scienza che può utilmente essere ulteriormente sfruttata: l’importante è che l’esito delle attività abbia uno sbocco verso il corpo sociale e non sia fine a se stesso. - Sezione: napoli

  • Antonio Cavaliere ha detto:

    Un grande e fruttuoso esempio è stato il “monitoraggio nazionale del lupo” coordinato da ISPRA e a cui hanno partecipato il CAI
    ed altre associazioni. Ritengo che la partecipazione ad attività di Citizen Science debba essere proposta a socie e soci anche se non titolati poiché la formazione deve essere specifica e fatta per ogni attività. Inoltre, l’attività stessa è un momento formativo e non può essere prerogativa di pochi. - Sezione: Verbicaro

  • Gaetano Iannarelli ha detto:

    I punti 1 e 3 sarebbero da attuare solo a seguito di un minimo di formazione. È importante il dato ma anche la sua qualità. Per il punto 2, nella mia sezione si organizzano saltuariamente uscite didattiche con la collaborazione di enti o professionisti che permettono ai partecipanti di conoscere caratteristiche, come flora e fauna, del luogo visitato. - Sezione: Lagonegro

  • Alessandro Bizzarri ha detto:

    SEI D’ACCORDO DI PARTECIPARE – TU E I SOCI DELLA TUA SEZIONE – AD ATTIVITA’ DI OSSERVAZIONE E DI RICERCA DURANTE LA FREQUENTAZIONE DELLA MONTAGNA?
    Si, personalmente sono molto d’accordo di far partecipare soci CAI ad attività di osservazione e ricerca. Credo anche che questo tipo di coinvolgimento porti una sensibilizzazione e una presa di coscienza in temi importantissimi legati alla montagna. Riuscire ad interfacciare il montanaro medio alla complessità dell’ecosistema che lo circonda porta ad avere persone con una più spiccata attenzione alle dinamiche ecosistemiche e una maggiore consapevolezza rispetto al suo agire in montagna. La citizen scienze oltre che essere uno strumento potentissimo per la comunità scientifica lo diventa anche per il cittadino che riesce nel tempo ad avere un bagaglio conoscitivo capace di offrigli una maggiore oculatezza anche nei confronti delle scelte che gli amministratori, più o meno locali, prendono nei confronti della nostra tanto amata montagna.

    SEI A CONOSCENZA DI ATTIVITA’ – REALIZZATE O IN CORSO – CHE INCENTIVANO LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI PER ACQUISIRE CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO TERRITORIO?
    Ad oggi no ma ritengo che possano nascere con facilità

    RITIENI CHE QUESTO RUOLO DEBBA ESSERE RISERVATO AI SOCI TITOLATI O DEBBA ESSERE PROPOSTO A TUTTI I SOCI E DIVENTARE UN MOMENTO ABITUALE NELLE ATTIVITA’ CHE IL CAI ORGANIZZA SUL TERRITORIO?
    Credo sia importantissimo aprire la possibilità di partecipazione ad attività di citizen science a tutti a prescindere dall’essere titolati o meno. In accordo con i ricercatori di riferimento è necessario informare i partecipanti ma bisogna garantire l’universalità e anzi incentivare il più possibile questi tipi di attività soprattutto per via della capillarità territoriale di cui il CAI a livello nazionale è capace. - Sezione: CAI Pesaro

  • Cristian ha detto:

    Rispondo di seguito ai 3 punti:
    1) Si, credo che il piccolo aiuto di tutto possa portare risultati scientifici rilevanti.
    2) purtroppo non conosco attività del genere e credo che un progetto come questo possa essere un ottimo strumento di conoscenza e consapevolezza dell’ambiente che ci circonda
    3) secondo me questo può essere un progetto rivolto a tutti i membri dei CAI - Sezione: Pesaro

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